Al via le iscrizioni al corso “Coding in classe: attività pratiche disciplinari e interdisciplinari“. Il percorso è pensato per i docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado, con l’obiettivo di integrare il pensiero computazionale nelle diverse discipline, superando la visione del Coding come materia isolata.

Il corso si distingue per la sua capacità di mostrare come il Coding possa essere applicato sia in modalità “plugged” (con l’uso di computer e dispositivi elettronici) che “unplugged” (senza l’uso di tecnologia digitale), rendendolo accessibile e versatile in vari contesti educativi.

Ma cosa vuol dire nello specifico Coding “plugged” ed “unplugged”?

Il mondo della programmazione nelle scuole si articola in due metodologie principali: il “coding Plugged” e il “coding Unplugged”. Entrambi gli approcci hanno il loro ruolo unico nell’insegnamento della programmazione, e di seguito ne esploriamo le caratteristiche:

  1. Coding Plugged: Questa modalità si avvale di tecnologie digitali come computer e dispositivi elettronici. Gli studenti apprendono la programmazione utilizzando software specifici, ambienti di sviluppo e vari linguaggi di programmazione. Questo approccio consente di visualizzare concretamente il funzionamento del codice, stimolando il pensiero logico e le abilità di risoluzione dei problemi degli studenti all’interno di un ambiente digitale. Sebbene molto efficace, il suo limite risiede nella necessità di avere accesso a risorse tecnologiche, che potrebbero non essere disponibili in tutti i contesti educativi.
  2. Coding Unplugged: In contrasto, il “coding Unplugged” prescinde dall’uso di dispositivi elettronici. Si concentra sugli stessi concetti fondamentali della programmazione, ma le attività vengono svolte senza l’ausilio di tecnologia digitale. Questo metodo include esercizi pratici che illustrano i principi della programmazione, come la creazione manuale di sequenze di codice o giochi di ruolo in cui gli studenti simulano il comportamento di un computer o di un robot. Questo approccio enfatizza l’importanza del pensiero computazionale e algoritmico, indipendentemente dagli strumenti tecnologici.

Il “coding Unplugged” presenta diversi vantaggi:

  • È accessibile a tutti, non richiedendo specifiche risorse tecnologiche.
  • Si concentra sullo sviluppo del pensiero computazionale e sulla comprensione degli algoritmi.
  • È adatto a studenti di tutte le età.
  • Favorisce la comprensione di concetti fondamentali relativi ai computer e ai robot.
  • Stimola la creatività e l’interazione sociale tra gli studenti.

Tuttavia, non permette di testare direttamente la correttezza di un codice in un ambiente digitale, affidando l’esecuzione a simulazioni umane.

In ambito scolastico, l’impiego combinato di questi due metodi può offrire un’esperienza educativa completa e bilanciata. Mentre il coding Plugged fornisce un contatto diretto con la tecnologia, essenziale nell’era digitale, il coding Unplugged facilita lo sviluppo di un pensiero computazionale più astratto, risultando particolarmente efficace in contesti con risorse limitate o per introdurre i concetti fondamentali ai più giovani.

Per scoprire di più sul programma dettagliato del corso e sulle modalità di partecipazione, vi invitiamo a seguire il link.